In un mondo che sta imparando ad adattarsi alla nuova realtà pandemica, è in atto una vera e propria rivoluzione nel modo di intendere la finanza per trovare la via di una “nuova normalità”. L’impatto ambientale e l’impegno sociale delle imprese produttrici di beni e servizi, da argomento marginale e di “nicchia”, è oggi divenuto un tema capace di incidere sulle scelte di investimento dei consumatori, capace di spostare “masse di risparmio” determinando, così, il posizionamento e le scelte delle aziende.
Concluso il mese dell’educazione finanziaria #OttobreEdufin2021 il coro è unanime: “c’è un gran bisogno di educazione finanziaria“. Come non essere d’accordo? Basta andare indietro con la memoria e ricordare quante lacrime hanno versato i risparmiatori per: bond argentini, obbligazioni Cirio e Parmalat, polizze unit linked, il caso dei Buoni Postali Fruttiferi, le quattro banche del centro Italia – ovvero Etruria, Banca Marche, Cassa di risparmio di Ferrara, Carichieti – le banche venete con Popolare di Vicenza e Veneto Banca, i casi Carige e Mps, oltre a molti altri meno eclatanti che hanno trovato poco spazio tra le pagine dei giornali.
In questo contesto, mi pongo una domanda: l’educazione finanziaria che ci viene proposta è quella che serve al Paese per emanciparsi dall’asimmetria informativa che, inevitabilmente, connota questa materia? O invece occorre altro?
«Per me Emporio Armani è un contenitore di idee, destinato a un pubblico trasversale, cosmopolita e metropolitano». Così nel 1981 GiorgioArmanilanciava il suo progetto coolidentificato da un logoadaquila, in volo da 40 anni.
C’era una volta l’Arbitro Bancario e Finanziario, uno strumento di tutela rapido ed economico (il costo per procedere ad un ricorso è di 20 euro) e quindi democratico, che consentiva di risolvere al di fuori dei Tribunali le controversie tra cittadini e intermediari in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari.Uno dei temi che più impegna l’Abf è il contenzioso con Poste Italiane Spa in merito al rimborso dei Buoni Postali Fruttiferi della serie Q/P emessi dopo il 1/7/1986 mediante moduli non correttamente attualizzati alle modifiche peggiorative di rendimento apportate dal Dm 13/6/86 con riguardo agli ultimi 10 anni di investimento. Grazie all’Abf, i risparmiatori hanno visto tutelato il diritto di ricevere la maggior somma non riconosciuta al momento dell’incasso e riferita proprio agli ultimi 10 anni.
L’economia circolare è al centro dei programmi di transizione ecologica che vede impegnati i paesi membri dell’Unione Europea e le loro istituzioni.
Articolo LinKedIn - data pubblicazione 10 novembre 2020 - 6 minuti di lettura
La distanza sociale è la disuguaglianza e l’iniquità, l’indifferenza per le persone, è l’abbandono delle piazze, delle strade e dei centri urbani svuotati dalle attività tradizionali.
"Il lavoro del CFA è quello di prendersi cura del risparmio delle famiglie e delle imprese"
Dal nostro risparmio dovremo tutti ripartire quando questa emergenza finirà e avremo chiari quelli che saranno gli effetti sull'economia, sul lavoro e sulla società in generale.
un estratto dal mio contributo all'articolo
<< ...Mi piace considerare l’Abf come uno strumento “democratico”, perché
consente una tutela del risparmio a portata di mano del cittadino. In
questo periodo di difficoltà economica, aggravata dall’emergenza
sanitaria,prendersi cura del proprio risparmio risulta essere un aspetto
importante per la vita di una famiglia. ...>> Fabio Barbieri 2020
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